Molti dicono che sull’iPad si legge bene, che lo schermo brillante e retroilluminato non da fastidio, che quelli che vanno in giro a raccontare che stanca la vista e a lungo andare risulta fastidioso hanno solamente delle fisse personali non provabili con dati empirici.
Però io oggi mi son ritrovato alla luce del sole a dover impiegare un iPad e un Kindle. L’iPad non sono riuscito ad utilizzarlo: ho aumentato al massimo la luminosità sperando di contrastare in parte la luce naturale ma a nulla è valso il mio tentativo: l’utilizzo, la lettura o la scrittura, era totalmente impossibile. Poi son passato al Kindle, avete presente? Quell’oggetto con lo schermo in bianco e nero che sembra tanto retrò, che non imita le pagine come iBook ed è privo di tutti i fronzoli grafici di iBook. Quell’oggetto che sembra tanto poco cool. Con quell’oggetto, ho letto senza problemi.
L’E-ink dunque a qualcosa serve. E non è una tecnologia per ipersensibili, ma qualcosa di veramente utile. E per la lettura, solo per quello, e solo per quanto riguarda la lettura di libri (libri, non riviste o quotidiani, che sul Kindle, forse più per il software che per l’hardware, sono molto fastidiosi da leggere), l’iPad perde totalmente contro il Kindle.