Real Life: un magazine per spiegare il nostro rapporto con la tecnologia, senza allarmismi
Real Life è un nuovo magazine (sponsorizzato da Snapchat) curato da Nathan Jurgenson, uno di quelli che da tempo spiega in maniera più efficiente e intelligente come la rete stia influenzano il nostro modo di comunicare e stare assieme, contestando l’idea molto diffusa che i rapporti che intessiamo online — le nostre interazioni “virtuali” — abbiano meno valore di quelli che intratteniamo fuori dalla rete, solo perché non avvengono in uno spazio fisico ma su internet.
Nathan contesta soprattutto la distinzione fra offline e online, fra reale e virtuale, definendola un “dualismo digitale“. Spiegato, da un articolo di Bicycle Mind di un paio di anni fa, così:
Il mondo puro e naturale come alcuni lo immaginano non esiste, ma è profondamente mediato da una serie di variabili che potremmo anche definire “cultura”. Gli umani sono sempre stati tecnologici: non ha riscontro nella realtà quest’idea di un rapporto umano puro, naturale. Abbiamo avuto tecnologie invadenti per tanto tempo, alcune non le consideriamo più tali semplicemente perché sono recesse allo stato di natura. I nostri rapporti e le connessioni che stabiliamo con gli altri individui sono mediati dall’architettura del luogo in cui ci troviamo, dal modo in cui siamo vestiti, da tutto ciò che ci circonda: internet, la rete, è solo una delle tanti variabili che si è di recente aggiunta. Pretendere di avere accesso a una versione più pura di noi stessi e del mondo facendone a meno è illudersi.
I primi articoli di Real Life sono usciti ieri. L’obiettivo della rivista, come scrive Nathan, è proprio quello di descrivere come viviamo con la tecnologia senza lasciarsi andare ai soliti articoli allarmanti del tipo “internet ci sta rendendo stupidi?”:
Real Life will publish essays, arguments, and narratives about living with technology. It won’t be a news site with gadget reviews or industry gossip. It will be about how we live today and how our lives are mediated by devices. We plan to publish one piece of writing every weekday, though we may eventually expand to other mediums and formats as well. […]
Popular discourse on technology has sustained the idea that there is a digital space apart from the social world rather than intrinsic to it, while popular tech writing is often limited to explaining gadgets and services as if they’re alien, as well as reporting on the companies that provide them. This work is crucial, but writing about technology is too often relegated to the business section. On this site, it will be the main event. We’re not a news or reviews site, but we will describe the tech world—specifically how that industry shapes the world we live in today. To that end, we aim to address the political uses of technology, including some of the worst practices both inside and outside the tech industry itself.