pointerCosa ne pensa Facebook dei giornalisti?

Gizmodo:

But if you really want to know what Facebook thinks of journalists and their craft, all you need to do is look at what happened when the company quietly assembled some to work on its secretive “trending news” project. The results aren’t pretty: According to five former members of Facebook’s trending news team—“news curators” as they’re known internally—Zuckerberg & Co. take a downright dim view of the industry and its talent. In interviews with Gizmodo, these former curators described grueling work conditions, humiliating treatment, and a secretive, imperious culture in which they were treated as disposable outsiders. After doing a tour in Facebook’s news trenches, almost all of them came to believe that they were there not to work, but to serve as training modules for Facebook’s algorithm.

Pare che utilizziamo meno Facebook per le cose personali, o meglio: le cose personali si sono spostate da Facebook — un luogo pubblico dove, data la massa d’utenti, è quasi impossibile prevedere la reazione degli utenti a un post — a Messenger — un po’ più appartato e sicuro. Di conseguenza, mentre Facebook migliora Messenger, tenta anche di cambiare lo scopo del news feed incentrandolo più sulle notizie e sull’attualità che sulla nostra cerchia d’amicizie.

L’articolo di Gizmodo descrive come le notizie proposte vengono selezionate, ricordandoci ancora una volta di una cosa ovvia: non esiste un algoritmo neutrale — ma a Facebook, così come a Twitter e agli altri aggregatori di contenuti, piace farci credere che il loro lo sia.