Da un paio d’anni mi sono lentamente sempre più disaffezionato ai keynote di Apple. Li seguo, sto attento a tutto quel che succede, spesso mi entusiasmo per i contenuti (i prodotti presentati o features discusse), ma ne apprezzo sempre meno l’esecuzione: il modo in cui il tutto è presentato, abbastanza sofferente da seguire per l’alto numero di battute (ma sono necessarie? A quale pro? Che Apple è un’azienda divertente?) e per i toni eccessivamente eccitati (tutto è grandioso, ogni update — anche il più stupido — ha bisogno di essere preceduto da un “fantastico” per essere descritto); entrambe cose che mi rendono il keynote meno umano e più costruito.

Per questo, l’intervista di John Gruber a Phil Schiller è una ventata d’aria fresca. Gruber è riuscito a intervistare, per un episodio del suo podcast (The Talk Show), Phil Schiller, il quale si è reso disponibile a rispondere a qualsiasi domanda Gruber desiderasse. Gli ha chiesto perché vendano ancora iPhone da 16GB (pare per convincerci ad utilizzare iCloud!), cosa ne pensa — e se crede esista — sul declino della qualità del software Apple e quando vale la pena compromettere la sottigliezza di un device a favore della batteria. Schiller ha risposto in maniera onesta, genuina, e dimostrando di leggere e ascoltare molte delle voci che discutono e parlano di Apple online.

Come scrive Marco Arment (una delle voci che Schiller ha menzionato):

Apple is just people. Their usual communication style makes that hard to see and easy to forget.

Phil’s appearance on the show was warm, genuine, informative, and entertaining.

It was human.

And humanizing the company and its decisions, especially to developers — remember, developer relations is all under Phil — might be worth the PR risk.

L’episodio è online. Guardatelo, è molto meglio del keynote di lunedì.