L’economia delle fotocopiatrici
The Knockoff Economy (in uscita il 12 Settembre, già disponibile in ebook) offre una chiave di lettura interessante al processo in corso fra Apple e Samsung. L’idea di fondo è che l’imitazione non distrugga l’innovazione ma la alimenti. Funziona così in diverse industrie che innovano nonostante la scarsa protezione offerta loro dal copyright. Il caso più citato a favore di questa tesi, solitamente, è quello della moda. Da un TED Talk, di Johanna Blakely:
Chi di voi ha familiarità con la logica che sottende alla tutela del diritto d’autore, secondo cui senza proprietà intellettuale non esisterebbe alcun incentivo a innovare, potrebbe rimanere davvero sorpreso dal successo dell’industria della moda sia a livello di pubblico che economico. Quel che vorrei chiarire oggi qui è che, proprio per via della mancanza di tutela del diritto d’autore nel mondo della moda, gli stilisti sono stati in grado di elevare il design utilitario, questi oggetti per coprire i nostri corpi nudi, e trasformarli in qualcosa che consideriamo arte. L’assenza di tutela del diritto d’autore in quest’industria, porta a una vera e propria ecologia della creatività, aperta e creativa.
Sull’Harvard Business Review fanno notare che questa logica ha funzionato anche per Apple. Quando nel 1994 si imbarcò in una causa contro Microsoft, accusandola di aver copiato il “look & feel” del proprio Macintosh, sostenne quello che sostiene ancora oggi: se gli avversari sono liberi di copiarci, allora noi non abbiamo più alcun incentivo ad innovare. Invece — nonostante perse la causa — non smise di innovare e negli anni successivi produsse l’iMac, OS X e tutti i prodotti creativi che conosciamo.
Da un estratto di The Knockoff Economy, pubblicato dal Wall Street Journal in anteprima:
La moda mostra che a volte condividere un’idea è più prezioso che monopolizzarla. […] Viviamo in un mondo in cui copiarsi diventa sempre più facile. Questo può certamente causare dei danni, e certe regole per la protezione delle creazioni sono necessarie. Ma copiare ha anche un altro risvolto. Le grandi innovazioni spesso si basano su quelle esistenti — e ciò richiede la libertà di copiare.
“Le grandi innovazioni spesso si basano su quelle esistenti”: un’idea su cui Kirby Ferguson insiste da tempo, da lui esposta in una serie di video caratterizzati dallo slogan piuttosto eloquente “Everything is a remix“. Anche la storia del Macintosh dovrebbe dirci qualcosa, in merito.