Costruiti per non durare
Come si è profusamente scritto nei giorni scorsi, il MacBook Pro con Retina Display guadagna in leggerezza e bellezza a scapito di apertura e sostenibilità nel tempo. In altre parole, è un computer totalmente chiuso, non espandibile e difficilmente riparabile[1. Garrett Murray, e la maggior parte di coloro che accettano e difendono questa tendenza, fanno notare come al consumatore medio non interessi né installare RAM, né riparare i prodotti, né l’eticità degli stessi. Sono molto più interessati alla potenza e alla bellezza. Ed è certamente così. Ma in che modo il disinteresse verso un argomento importante — quale sostenibilità e durata nel tempo — giustificherebbe qualcosa?]: Apple decide quanto diventa obsoleto e a quel punto c’è poco da fare. A riguardo Khoi Vinh:
Questa è l’epoca in cui viviamo. Ancora prima che Steve Jobs iniziasse il suo secondo lavoro a Apple, era già vero che l’hardware stava diventando più economico da rimpiazzare piuttosto che da riparare o aggiornare. Ma ora, grazie in parte all’influenza di Apple e al suo successo, abbiamo fatto nostro questo modo di pensare così bene che non vogliamo un hardware che sia capace di durare per più di due o tre anni. Nel momento in cui un portatile raggiunge il suo terzo compleanno, molti di noi iniziano a pensare ad un sostituto. (via IMM)
Non solo non esiste un iPhone o un iPad, né un portatile, capace di durare nel tempo ma la gente neppure lo vorrebbe. Questo desiderio di morte sottaciuto nei confronti dei nostri gadget elettronici venne ben descritto in un articolo dell’Atlantic, “Replacement Therapy“. Siamo noi stessi a chiedere l’obsolescenza dei prodotti che possediamo, nella speranza che questo autogiustifichi l’acquisto di una nuova versione degli stessi. I prodotti Apple, sono meravigliosi ma non durano nel tempo, e questo li rende un po’ meno perfetti.
(‘Riguardo al tuo vecchio iPad: se sicuro sia necessario cambiarlo?‘)
Una delle più grandi delusioni personali a seguito del WWDC trascorso è stata la dichiarata incompatibilità di iOS 6 con la prima generazione di iPad. Lo so che è un prodotto nuovo, e quindi più degli altri in continua evoluzione. Lo so, il progresso, i prodotti cambiano in fretta e quelli vecchi vanno lasciati indietro. Chiamasi evoluzione. Ma iOS 6 non è così diverso dal 5, e dietro alla non compatibilità ci sta solo questo: la decisione, da parte di Apple, che il ciclo di vita di un tablet si aggiri attorno a poco più di due anni.
Lorenzo (June 26, 2012)
Non sono del tutto d’accordo. Il mio MacBook Pro del 2006 continua a funzionare perfettamente senza aver mai apportato alcun upgrade.
Lo uso tutti i giorni con applicazioni impegnative (Photoshop, Illustrator) che si funzionano in modo fluido nonostante i soli 2GB di RAM.
All’epoca costava più di quanto non costi oggi un MacBook Pro Retina “entry level” che ha comunque un HD (anzi un SSD) più capiente e più veloce, 8GB di RAM e un processore decisamente più performante. Senza parlare dello schermo.
Mi aspetto che un MacBook Pro Retina duri altrettanto.
La questione si sposta più che altro lato software: fino a quando i prossimi sistemi operativi Mac OS saranno installabili su un MacBook Pro Retina di prima generazione?
Concordo sul fastidio causato dall’incompatibilità tra nuovi sistemi operativi e “vecchi” dispositivi ma credo che l’invecchiamento andrebbe misurato più sull’utilità che non sulla possibilità di aggiornamento costante.
Se il mio MacBook Pro del 2006 fa ancora egregiamente tutto quello che mi aspetto faccia (ad eccezione delle ultime feature disponibili con Lion che non posso installare) è ragionevole considerarlo “vecchio” oppure è ancora “giovane” abbastanza?
Dundela (June 26, 2012)
Il primo iPad continuerà a funzionare perfettamente con iOS 5 anche dopo l’uscita della versione 6.
Pensiamo a quando i “gadget tecnologici” non potevano essere aggiornati dall’utente… i Symbian e i Windows Mobile o CE che ho nei cassetti non hanno ricevuto alcun aggiornamento neanche due mesi dopo l’acquisto!!!
Segundo (June 26, 2012)
Uso ancora, tra gli altri, anche un PowerBook 17″ con Leopard! Funzione egregiamente e per le cose chenservono a me ( ed è qui che sta il filo del ragionamento), va bene!
saint andres (June 28, 2012)
Ricordo quando su questo blog si scrivera rispetto ad Android e al fatto che ICS non sarebbe finito in moltissimi telefoni, anche in grado di supportarlo. Si diceva che le case (ovviamente) preferivano che gli utenti comprassero un telefono nuovo. Apple era perfetta però, perché iOS anche nelle ultime versioni poteva essere installato anche su telefoni di 2 anni fa.
Pur essendo utente e appassionato di utenti Apple, non potevo far notare questa cosa, che alla fine avvicina Apple a tutti gli altri produttori.
Inutile tirare fuori la storia che “ma abbiamo proprio bisogno dell’ultimo aggiornamento”, perché altrimenti cade il palco anche per Android.
Matteo (June 30, 2012)
Quando cambio i miei mac li vendo. Sono diventati obsoleti per me, che usi programmi che cambiano ogni due anni e diventano sempre più esosi di risorse, ma per altri miei amici vanno più che bene, che si beccano un mac ancora perfettamente funzionante a prezzo limitato.
Non saranno costruiti per durare, ma durano.
John (July 1, 2012)
Bah.. che post di basso livello..