pointerQuattro anni fa tutti leggevano Dostoevskij, pare

Massimo Turchetta, a capo dei libri in RCS:

Oggi c’ è un altro problema che è quello del tempo a disposizione per la lettura. Ho un mio personalissimo metodo di indagine di mercato che è la metropolitana di New York. Dieci anni fa erano tutti col libro in mano. Quattro anni fa leggevano su kindle ed e-reader. La settimana scorsa avevano tutti un tablet, ma la metà di loro stava ammazzando mostricciatoli o percorrendo labirinti.

A risposta di quest’idea che non si ha più tempo di leggere, che si legge meno e si è sempre distratti: “Il piacere di leggere in un’epoca di distrazioni“, un mio vecchio articolo.

In breve: il lettore di romanzi, non saggi, che sono due cose ben diverse e che implicano un modo di lettura totalmente differente (i primi in genere li si legge per piacere, e non sono sostituibili, mentre ai secondi la rete, e il giornalismo, possono fargli concorrenza) il tempo di leggere lo trova, arriva un momento in cui ai suoi libri ci torna, invece la persona che ad un libro preferisce uccidere mostri probabilmente già in passato, una scusa, un’alternativa, ce l’aveva.

(via Wittgenstein.it)