pointerLa fallacia di Facebook

Al cuore del business su Internet c’è una delle più grandi fallacie del nostro tempo: che il Web, con tutte le sue capacità di targeting dell’audience, possa essere un modo più efficiente, quindi più remunerativo, di posizionare pubblicità rispetto ai media tradizionali. Facebook, con i suoi 900 milioni di utenti, è valutato attorno ai 100 miliardi di dollari, e la maggior parte del suo business ruota attorno alla pubblicità tradizionale.

La critica di Michael Wolff, sviluppata sul Technology Review del MIT, è che facebook si basa su un modello di business antico, che sempre più di frequente rivela i suoi difetti. La pubblicità, la via del tutto è gratis come modello di business, non può più essere l’unica soluzione — soprattutto visto che il suo valore, online, decresce ogni trimestre. Non può più esserlo per quasi l’intera fetta delle aziende che operano in rete.

Per quante valutazioni si possano fare, i social media sono ancora un altro sito basato e supportato dalla pubblicità; per facebook si tratta dell’82% delle entrate. Non si è fatto nessun passo avanti, in questo senso. Questa è la conclusione di Michael Wolff: manca la grande idea per rendere il tutto redditizio.