Innovazione incrementale
Glenn Fleishman suggerisce su TidBITS che Apple affianchi ad un’innovazione radicale, vedi l’introduzione del primo iPhone, o il primo iPad, un’innovazione incrementale con la quale migliora di anno in anno, leggermente, i suoi prodotti. Questo instancabile miglioramento avviene senza la “distruzione” insita nella rivoluzione iniziale, permettendo così ai possessori dei vecchi modelli di continuare a utilizzare i loro terminali quasi come fossero nuovi, senza che vi sia l’esigenza di sostituirli.
Tutto ciò è possibile grazie alla capacità di Apple di costruire dei device “a prova di futuro”, ovvero che resistono negli anni. I computer Apple hanno sempre avuto un costo maggiore rispetto ai computer della concorrenza, tuttavia anche la loro durata è sempre stata significativamente maggiore — chi vi scrive usa un MacBook Pro Early-2008, con sopra l’ultimo OS di Apple.
Apple ti vende oggi un cellulare che è già vecchio di due anni (l’iPhone 3GS) ma è capace di supportare l’ultima versione di iOS, mentre Google permette ai suoi partner di rilasciare nuovi modelli che funzionano con versioni di Android vecchie di due o addirittura tre anni.