È stato bello, è giusto che sia finita
Sulla chiusura di Megavideo ed altri sistemi attraverso cui ottenere illegalmente e gratuitamente musica, serie TV, film e altri contenuti multimediali, Matteo Bordone ha espresso il proprio pensiero — simile al mio, fra l’altro — su Wired:
Io dico che ci è andata bene, e che le cose sono cambiate. Non erano nostri diritti, ma è stato uno sballo assoluto, e un po’ di quello che è successo resterà. Resteranno modi illegali, e alcuni di quelli legali avranno la velocità e la fruibilità di quelli illegali. Ci saranno anche degli ibridi, delle distribuzioni più veloci e pensate per l’utente sgamato, delle vie di mezzo. Ma quello di cui abbiamo goduto non è in nessun modo — non lo è, ripeto sette volte sette — la norma, o un diritto naturale di cui ci devono garantire la persistenza. Né la chiusura di questi servizi costituisce alcun sopruso.
Pensiamoci ridacchiando, come si pensa all’autostrada senza limiti di velocità, che di notte da casello a casello ci mettevi niente. Pensiamoci come si pensa a una pacchia che non c’è più perché è giusto così. E finiamola, per carità, vi prego, di ripetere che ciò che nessuno di noi ammetterebbe per sé (che il proprio lavoro fosse regalato a chiunque ne avesse voglia) sia un dovere per gli altri, una condizione senza la quale siamo noi che gridiamo allo scandalo, siamo indignati, non giochiamo più. Perché così siamo ridicoli, e facciamo anche un filo pena.
(via | Il Post)
Alessandro (February 9, 2012)
Devo dire che io non mi sento indignato e nemmeno “stuprato” (passatemi il termine) da questa cosa. Non la vedo come una congiura e nemmeno come una mossa dei “poteri forti”. Era ovvio che sarebbe stato così prima o poi. E’ sbagliato che uno registri un film di nascosto all’interno di un cinema e che poi lo renda disponibile in rete in tempo zero!
La cosa che però mi fa pensare, è un’altra. Se io mi fossi registrato su VHF tutte le puntate di Friends e passassi tutto su file e mettessi tutto su un HD esterno, sarebbe reato? Non credo proprio! E se poi questo HD lo passo ad un mio amico, il quale non ha registrato le puntate, è reato? Non penso proprio! Però se le stesse puntate, CHE POTENZIALMENTE POTEVANO ESSERE REGISTRATE SU VIDEOCASSETTA DA CHIUNQUE AL MONDO, le carico online, sono perseguibile!
Secondo me, c’è qualcuno che vuole guadagnarci più degli altri. Che differenza fa passare una videocassetta ad un proprio amico, rispetto a mettere lo stesso file in rete? Perché è una cosa pubblica? Ma anche la vendita di videocassette vergini è pubblica. Quindi se mettere in rete un film o una puntata televisiva GIA’ ANDATA IN ONDA IN TELEVISIONE (ovviamente per cose non ancora andate in onda in televisione, sono perfettamente d’accordo con la Legge) è reato, anche le videocassette vergini dovrebbero essere messe al bando insieme ai registratori, perché “istigano” al commettere il reato di registrare un film in televisione?
Cyberbooster (February 9, 2012)
Per quanto si possa essere d’accordo con il principio che la legge è uguale per tutti e che non è giusto infrangerla, bisogna sempre tenere presente che la legge non è una verità assoluta e che va cambiata quando qualcosa non funziona.
Ad esempio, riprendendo l’esempio dell’autostrada, sono d’accordo sul fatto che è giusto che ci siano dei limiti di velocità, ma non sono d’accordo che siano identici per tutti i tipi di veicoli e per tutti i tipi di guidatori. Voi sareste tranquilli a sapere che vi sta sorpassando un furgoncino (classe B) a 130Km/h guidato da un anziano di 75 anni con due fondi di bottiglia come occhiali, che ha bevuto (ma non oltre il limite consentito)? O sarebbe meglio una persona di 35-40 anni con una macchina sportiva sui 180Km/h che abbia bevuto, ma abbia un test di riflessi più basso del vostro, nonostante la sua condizione?
Non è per fare stereotipi, ma questi divieti “puri” non hanno senso. La conoscenza non dovrebbe avere barriere, così come chi partecipa alla sua formazione dovrebbe essere remunerato (e non solo chi la distribuisce).
Alessandro (February 9, 2012)
Ciao Cyberbooster, mi permetto di dire la mia sul tuo commento. Concordo sul concetto! Ti faccio un esempio. Io non bevo, ma peso circa 85 kg, mentre mia moglie pesa circa 40. E’ fuori ogni discussione che nel nostro caso, una birra durante il pasto nel mio corpo è assolutamente più diluita rispetto alla stessa birra nel corpo di mia moglie, quindi credo che anche per il discorso guida/bere ci siano delle stranezze! Come in tutte le altre cose! Faccio un altro esempio: è facile dire “Bisogna essere equi!” e poi per esempio far pagare 5% di tasse in più a tutti per equità. Peccato che 5% ad uno che guadagna 1000 euro al mese, sono 50 euro e valgono molto di più rispetto a 500 per uno che guadagna 10.000 euro al mese. Vorrebbe dire che lo stesso appartamento con la stessa metratura, dovrebbe costare meno ad una famiglia di 4 persoen con 20.000 all’anno di reddito, rispetto alla stessa famiglia con 40.000 di reddito. Invece la famiglia con 20.000 deve fare un prestito per andare avanti! Per essere equi, dovrebbe succedere quello che viene descritto in Star Trek, dove si vive in un futuro senza denaro e dove la conoscenza di ognuno è messa a disposizione di tutti, per una conoscenza superiore e per il bene comune e non per guadagno e prestigio personale. Ma in questo mondo è utopia!
daniele (February 9, 2012)
Cambiato? Cosa? Via megaupload arriva (c’era già) il suo clone… Anzi il principale sostituto di MU sarà migliore