Quanti sono disposti a capire come funziona?

Molti mi segnalano l’intervista al Daily Beast di Wozniak, in cui il cofondatore di Apple dichiara di apprezzare il suo iPhone ma di sperare anche, spesso, che faccia tutte le cose che fa Android. Nonostante l’iPhone continui ad essere il suo telefono primario, ammira molto le opzioni e la libertà che l’alternativa di Google offre, al punto da dichiarare:

Se sei disposto ad impegnarti e capire come funziona, beh, odio dirlo, ma è più valido in certe cose.

Essenzialmente, Wozniak, in quell’intervista non dice nulla che anche io ed altri non abbiamo mai affermato: l’iPhone è meno libero di Android, Android è più malleabile ed adattabile, personalizzabile e modificabile in ogni singola sua funzione e aspetto, in ogni suo comportamento. Tuttavia, questa libertà va a discapito della semplicità.

La complessità è il costo da pagare per tutta la libertà che Android offre, e la complessità può venire, forse, apprezzata da utenti esperti ma non da normali acquirenti. Come lo stesso Wozniak sottolinea in quell’intervista:

Le persone a cui raccomando l’acquisto di un iPhone 4S sono quelle che sono già nel mondo Mac, perché è così ben integrato, o le persone che sono semplicemente spaventate dai computer e non vogliono usarli. L’iPhone è lo smartphone meno spaventoso. Per quel tipo di persona che è spaventata dalla complessità, beh, ecco un telefono che è facile da usare e fa quello che deve.

Quindi, sintetizziamo. Se avete una passione per queste cose, se siete disposti a capire come funziona Android, se vi impegnate leggermente fino ad arrivare a comprenderne tutte le possibilità e opzioni che offre, potete modificarlo a vostro piacimento, adattandolo a determinate esigenze e compiti in maniera decisamente più flessibile di quanto l’iPhone non vi consenta.

Il punto è questo: e se uno non volesse, mettere le mani dentro il suo smartphone? Cosa si fa, se non si rientra in questa categoria di persone? E se uno vuole semplicemente usarlo, il telefono?

Gina Trapani in un elenco di cose che Google dovrebbe fare nel 2012 ha scritto “smetterla di progettare i loro prodotti per i nerd, e partire dagli utenti”. Credo sia davvero importante che lo capiscano.

Woz è una minoranza, gli utenti dell’iPhone la maggioranza. Devono pensare prima a loro, agli utenti che sbadigliano a sentire questi discorsi,  e solo alla fine ai nerd — e pazienza, se bisogna prendere delle scelte per questi ultimi impopolari, che li faranno restare male.

andrea (January 19, 2012)

un bel post dal quale si nota che ormai think different è roba vecchia, ormai apple è la nuova IBM. Con l’evento di stasera mi sa che stiamo andando sempre in quella direzione.

^^ (January 19, 2012)

un bel post dal quale si nota che ormai think different è roba vecchia, ormai apple è la nuova IBM. Con l’evento di stasera mi sa che stiamo andando sempre in quella direzione.

penso che questo tuo post sia sintomatico di quanto tu poco capisca cosa sia apple e cosa sia stata ibm in passato…

matteo (January 19, 2012)

ragazzi ma avete letto il post su facebook di WOZ? in caso non lo abbiate fatto leggetelo, perchè dice chiaramente di non aver detto quelle cose e che il giornalista ha ampliato a suo piacere le frasi!

Segundo (January 19, 2012)

L’evento di questa sera rappresenta proprio l’organica continuazione del think different, specificamente nel settore educazione. Ibm comprimeva le libertà espressive, Apple democratizza gli strumenti digitali e quindi amplifica gli orizzonti e le possibilità di intraprendere. Più “Think Different” di così che cosa si vuole?

Tux (January 20, 2012)

Non so se Woz abbia detto o no certe cose, sinceramente non mi cambierebbe nemmeno molto… Certamente iPhone, in quanto a usabilità, è 1, forse 2 gradini sopra Android. Ma siamo sicuri che un normale utente, non nerd, geek et similia, abbia così difficoltà a usare un Android? Non so, non mi è parso così difficile, anzi. Usarlo al massimo, poi, è un altro discorso, ma ai normali utenti non importa.

andrea (January 20, 2012)

Guarda sono utente apple (soddisfatto) da ormai molti anni ma un conto è capire apple, un altro fare il fanboy adorante. Alla fine mi pare che non abbiate ben chiaro che stiamo parlando di un’azienda che ha come scopo quello di fare profitto, non il bene del mondo. Quando fa ottimi prodotti sono ben lieto di pagarli ma quando fa cose solamente per lucrare (classico esempio mentire sulla garanzia legale) non mi sogno di difendeva a tutti i costi.

Segundo (January 20, 2012)

E finiamola con questa storia dei fanboy! Un termine semplicemente idiota, che viene pronunciato solo da chi non ha argomenti per rispondere con cognizione di causa alle affermazioni altrui. Se si afferma che Apple è un’azienda che ha come solo scopo quello di fare profitto, significa che ci si è fermati all’estetica del prodotto e non alla sostanza.
La ragione d’essere di Apple è di fare i migliori prodotti della IT, usando i migliori materiali, le migliori tecniche produttive, in ragione del migliore progetto di design interno ed esterno. Unito al migliore OS in circolazione. Il tutto per offrire la più semplice ed efficace esperienza d’uso. Con tutto ciò è naturale che produca profitti da capogiro, oltre ad essere la società più capitalizzata dell’intero settore IT. Ma è la semplice conseguenza di un ottimo lavoro collettivo, non l’idea di partenza.

Max (January 23, 2012)

#Segundo

Convinto tu…..sono idee tue, non di tutti..