Day One — come tenere un diario, con l’iPhone

Questo è un Membership Giveaway: regaliamo cinque copie di Day One — ne parliamo qua sotto, spiegando cos’è — agli iscritti alla Membership. Se sei già iscritto alla Membership, bene. Se invece ancora non lo sei (ma come?!) iscriviti entro Giovedì (incluso) e potrai avere l’occasione di vincerne una copia di Day One, fantastica applicazione per iPad ed iPhone.

(Cos’è la Membership)

(Il sito di Day One)


Con il 2012 ho deciso di impormi l’utilizzo, se non quotidiano comunque frequente, di Day One. Day One è un’applicazione per iPad ed iPhone che permette di curare un proprio diario personale. Io il diario personale non l’ho mai tenuto. Ci ho provato, svariate volte. Ho provato acquistando prima la moleskine, poi altre agende con una grafica fantastica e per finire quaderni eleganti e meravigliosi. Sono rimasti sempre vuoti.

Compravo tutto il necessario per iniziarlo, poi non lo iniziavo. La ragione per cui ho sempre fallito nell’intento non mi è ben chiara. Scrivere non mi dispiace, eppure in questa cosa non sono mai riuscito. In parte, il fallimento, dev’essere stato dovuto alla grafia. Uno compra tutto il materiale curando l’aspetto estetico fin nei minimi dettagli e, alla prima riga, si rende conto (non che già non lo sapesse) di avere la grafia più orrenda della storia.

Insomma, io volevo un diario. Ma il contenuto non era tutto: la forma, anche quella era importante. Uno inciampa nei lavori eleganti come i diari di viaggio di questo uomo e, incantato, decide di fare la stessa cosa. Poi si accorge che non gli verrà mai qualcosa di simile: non solo non sa disegnare, persino la grafia lascia alquanto a desiderare.

Ma non era solo questo, ovviamente. C’era anche il fatto che la maggior parte delle volte non sapevo che scriverci sul diario o ne ero inibito, dal mezzo. Se avessi voluto scriverci qualcosa di davvero personale, quel genere di pensieri stolti e mal congegnati, banali e derisi, che finiscono col costituire il 50% del contenuto di un diario beh, avrei preferito essere certo che nessuno li avrebbe mai potuti leggere.

Quindi, io il diario non l’ho mai tenuto. Perché se siete bravi, può nascere qualcosa di davvero bello. Altrimenti, se siete come me, vi ritrovate con una pila di moleskine intonse. Di recente, però, ho iniziato ad usare Day One.

Day One è un’applicazione Universal, va sia su iPhone che su iPad. Volendo, c’è anche la versione per Mac. Tutte e tre si sincronizzano con Dropbox o iCloud, come si preferisce. Day One è fatta veramente bene, è essenziale al punto giusto e offre quelle funzioni che tutti ci aspetteremmo di trovare su un’applicazione di questo genere — sincronizzazione, backup automatico e protezione dei dati.

La cosa più bella, comunque, è che agevola la scrittura. Day One non vuole che scriviate pagine e pagine di roba, preferisce che raccontiate rapidamente i vostri pensieri, quel che vi è successo. È studiata per consentirvi di appuntare rapidamente e facilmente quel che vi passa per la mente, pensieri in forma rapida e fugace. Del resto, è nata come applicazione per iPhone: non funzionerebbe, se vi obbligasse ad una scrittura prolissa e continua.

Ogni “entry” assomiglia piuttosto ad un tweet, seppur non limitata ai 140 caratteri. E ogni entry (potete inserirne quante volete, in un giorno) vi consente di appuntare un evento, un pensiero, una riflessione o un’idea. Niente immagini, in Day One: solo testo, se volete scritto in markdown.

Dopo più di un mese[1. Ho iniziato a Dicembre], continuo ad usarla. Non la uso tutti i giorni, ma comunque frequentemente. Mi piace credere che fra un anno — o anche più — potrò tornare indietro e scoprire cosa meditavo e facevo in quel determinato giorno. Ma più di questo a volte è utile scrivere quel che ci è successo, perché scrivere e parlare delle cose, che pensiamo o che facciamo, di fatto ci costringe ad analizzarle e, attraverso l’analisi, ad acquisirne una maggiore consapevolezza.

Insomma, Day One. È elegante, funzionale e disponibile su più device. Non avrà l’aspetto vintage e affascinante dei diari analogici, ma fra quelli digitali è il migliore che conosca. La versione per iPhone ed iPad costa 1,50 euro, quella per Mac 7,90. Sommati assieme, i due prezzi non raggiungono quello di una moleskine.

Angel (January 16, 2012)

Io uso Momento (da pochissimo anche io), che però purtroppo esiste ancora solo per iPhone (la versione per iPad è in sviluppo, per Mac dubito lo sarà) e costa un po’ di più, 2,39.

Non ha ancora il markdown e i font personalizzati (ho scritto nella sezione “richiesta feature” e pare la le implementino a breve), ma in compenso puoi catalogare le voci secondo svariati tipi di tag: eventi, luoghi, persone, tag personalizzati e puoi anche metterci le foto. Ovviamente puoi scrivere tanto o poco anche qua, come ti pare ovviamente!

Insomma quest’applicazione sembra avere solo svantaggi rispetto a Day One, eppure da quando l’ho acquistata ho spulciato in rete per vedere come funziona l’altra, letto tutte le recensioni su App Store e Mac App Store, supporto sul sito, etc., scaricato una vecchia versione di Day One per Mac non ricordo nemmeno dove e ho scelto…

Il vantaggio di Momento comunque è la possibilità di collegarsi a diversi feed (FB, twitter, Instagram, tumblr, last.fm, YouTube, Vimeo, etc.) e avere SOLO i propri stati/caricamenti su di esso (non è quindi una sorta di Flipboard). Peccato solo l’assenza di una controparte desktop.

Una tua recensione di entrambe mi avrebbe aiutato un po’ di più!