Apple ha scelto il font sbagliato per iOS
Non avevo mai notato quanto la scelta di adottare Helvetica Neue come font di iOS fosse poco appropriata – per un’azienda come Apple, così attenta al design ed ai dettagli – fino a quando non ho letto il post di Ian Cylkowski, in cui vengono analizzate a fondo le differenze fra i vari font di sistema scelti dai principali OS, mobili e fissi [1. Sono stati presi in considerazione Segoe UI, scelto da Windows Vista & Windows 7, Helvetica Neue di iOS, Lucida Grande di Mac OS X, Ubuntu e Droid Sans].
Helvetica Neue è risultato essere il peggiore, data la scarsa leggibilità e chiarezza che offre alle dimensioni contenute dello schermo di un iPhone.
Droid Sans [2. Il font di default su Android. Con l’ultimo update sono passati a Roboto, che è un altro typeface sviluppato su misura da Google, per Android] è il migliore fra i cinque selezionati e non c’è da stupirsi: è stato specificatamente disegnato da zero, su misura per essere leggibile nelle interfacce grafiche e su schermi piccoli. Inoltre notate che Helvetica Neue, come typeface di un’interfaccia grafica semplicemente non funziona. Ogni carattere è troppo simile nella sua forma, il che comporta ambiguità. Come ho già detto, Helvetica non è stato creato per venire utilizzato come corpo di un testo o in una UI; ha bisogno di venire usato a grandezze molto maggiori.
E perché Apple lo ha scelto come font in iOS? Ipotizzerei che hanno optato per “lo stile sopra la sostanza” in questo caso. Personalmente, credo che Lucida Grande [3. Attualmente utilizzato su Mac OS X] funzionerebbe abbastanza bene in iOS.
123 (January 4, 2012)
visto che parliamo di leggibilita’ e per di piu’ di un articolo in lingua inglese bisognerebbe appuntare che la lettura è fatta a blocchi non per singoli caratteri che nessuno leggerebbe
Illiterate come LLLITERATE
la cosa viene appuntata in un commento dell’autore e trovo che in un test di leggibilita’ di una interfaccia eliminare il fattore familiarità della lingua e del contesto sia inutile, a meno che nn si parli esclusivamente della leggibilità a prescindere di un carattere tipografico, ma qua stiamo a fare le pulci ai caratteri tipografici o alla leggibilità delle interfacce?
poi c’e’ l’aspetto spaziatura tra i vari caratteri dell’helvetica neue, la spaziatura tra una i maiuscola e la l minuscola e’ differente. il frutiger, pardon, segoe, e’ troppo spaziato e wp7 abusa della spaziatura tra caratteri spesso e volentieri (scelta stilistica che può’ o non può piacere) e in un altro commento viene appuntato con ilarità che un font che si chiama droid “senza grazie” per dare leggibilità e differenziare I e l (i e L) usa una “grazia”
personalmente mai avuto problemi di leggibilità con helvetica neue su iOS, che ci siano in commercio font migliori e’ indubbio ma il test stripped to the font in un contesto di interfaccia utente mi sembra solo un esercizio di stile… interessante.
yoshua68 (January 4, 2012)
Ma avete mai guardato invece il font scelto per Windows Phone? E pensate che citano addirittura la Bauhaus per giustificarlo… un font, tra l’altro, che in applicazioni come Calendario diventa illeggibile. Ci vuole del coraggio per criticare proprio Apple sulla scelta dei font
Adriano (January 5, 2012)
salve a tutti studio grafica da cinque anni e trovo l’articolo sopra citato alquanto ambiguo, in quanto stiamo parlando di HELVETICA uno dei font più riusciti e meglio progettati nella storia della grafica e del design, progettato negli anni 60 e utilizzatissimo ancora oggi da un’infinità di marchi, sopratutto negli ambiti dove il problema della leggibilità è molto rilevante.
Posso ancora capire la comparazione con lucida grande, ma Droid sans e Segoe UI hanno dei gravi errori di progettazione che sono già stati notati da qualcuno nei commenti sopra.
Mi sento di dire che Apple dovrebbe mantenere lucida grande anche sui gli iDevice (o portare Helvetica su OS X ) per una sola questione di identità di immagine .
Jerry Bloomfeld (January 5, 2012)
Adriano, continua a studiare perché l’Helvetica è del ’57.
Adriano (January 7, 2012)
caro Jerry Bloomfeld
io dovrò di sicuro ancora studiare, ma il font Helvetica è stato messo sul mercato nel ’61, ti vorrei precisare che un font come Helvtica prevede un bel pò di tempo per essere progettato queste date sono molto approssimative.
se studiare grafica vuol dire ricordare alla perfezione lei è un ottimo grafico.
Adriano (January 7, 2012)
se studiare grafica vuol dire ricordare alla perfezione le date* lei è un ottimo grafico.
Jerry Bloomfeld (January 7, 2012)
Allora ci siamo confusi sulle date: creato nel ’57 e immesso sul mercato nel ’61. Fonte:
Lars Müller e Victor Malsy, Helvetica Forever: Story of a Typeface.