Una volta l’anno

Una delle cose che più mi piacciono dell’iPhone è che ne esce uno nuovo all’anno. Non uno ogni sei mesi, non tre modelli contemporaneamente: uno solo, ogni anno. La cosa rappresenta per Apple un grande vantaggio (secondo me è anche il giusto modo di operare), ma molti non sono d’accordo.

Conosco possessori dell’iPhone che credono che due cicli all’anno sarebbero migliori di uno, perché permetterebbero ad Apple di restare maggiormente al passo con le ultime innovazioni del settore. Ricordiamo tutti, inoltre, le critiche che il nuovo iPhone 4S ricevette subito dopo il lancio, perché non era sufficientemente nuovo e “ci era voluto ben un anno per farlo”. A queste critiche cercai a suo tempo di rispondere; sintetizzando un mio vecchio post: (a) Apple cambia raramente radicalmente il proprio design, (b) Apple non è interessata alle ultime innovazioni del settore, al processore interno e a quanta RAM è possibile aggiungere a un prodotto; preferisce che il prodotto funzioni.

La scelta opposta, di rilasciare tanti modelli all’anno, cosa comporta? Lo spiega The Verge:

  • Ti inimichi i tuoi stessi clienti, che in breve tempo si ritrovano dal possedere il modello top del mercato a quello vecchio ed obsoleto
  • Confondi le persone, che non capiscono più quale fra i 50 modelli coesistenti debbano acquistare
  • Ti privi dell’hype che Apple è in grado di generare con l’iPhone
  • Ti rendi praticamente impossibile supportare i vecchi modelli a lungo, perché ne hai prodotti troppi

La biodiversità che accomuna tutti i produttori di telefoni Android è svantaggiosa e, soprattutto, non fa gli interessi dell’utente finale. A  causa di questa diversità i produttori di telefoni Android non sono in grado di supportare i modelli a lungo termine: i costi sarebbero infatti eccessivi. Non sarebbe allora meglio fare un solo modello e tenerlo in vita, aggiornato e funzionante, il maggior tempo possibile?

Invece ne fanno troppi e l’utente confuso non capisce più nulla. Qualcuno saprebbe spiegarmi le caratteristiche del Galaxy S II Epic 4G Touch? E il Galaxy R, una variante del Galaxy S II, lo conoscete? No, appunto. Perché sono device praticamente identici ma con nomi diversi (e improbabili), usciti a pochi mesi di distanza.

La soluzione? E’ semplice:

Fai un dispositivo di fascia alta, un dispositivo di minor valore e uno con tastiera QWERTY. Questo è tutto. Aggiornali una volta l’anno, tieni lo stesso nome. (*)

Sarà più semplice per te e per il tuo utente; riuscirai ad offrirgli un servizio migliore e gli eviterai il mal di testa che ora immancabilmente gli viene quando cerca di districarsi fra le opzioni e alternative della tua offerta, senza capire quale sia lo smartphone consigliato.

mam1 (December 24, 2011)

Analisi che mi sento di condividere: tre o quattro terminali nella stessa fascia di prezzo (diversi fra di loro quasi sempre per un’inezia) per ogni casa produttrice non si possono più tollerare.

davide ficano (December 24, 2011)

Ma poi questa e’ la differenza tra chi fa soltanto “telefoni” e chi fa prodotti curandone tutto il processo produttivo dal software all’hardware.

Io sono tra quelli che e’ rimasto deluso dall’iphone 4S che per me rimane un mero reenginering del 4 ma apprezzo la coerenza commerciale di Apple, coerenza che non e’ necessariamente solo una cosa positiva ma sicuramente gioca molto bene con il marketing ed una volta tanto a favore dell’utente.

Sento dire sempre che la “roba” Apple e’ per ricchi, stereotipo vhe era vero qualche anno fa ma che oggi mi pare che sia almeno inesatto, il valore di un oggetto Apple generalmente diminuisce molto meno di un di altri produttori.

Raff (December 24, 2011)

Anche in questo caso è sempre una questione di punti di vista. Magari a molti utenti non dispiace avere a disposizione una vasta scelta di modelli e fasce di prezzo.

Potrebbe avere più senso fare un parallelo rispetto agli smartphone targati Google: i Nexus. Ne esce uno all’anno, hanno un supporto a lungo termine e sono dispositivi di fascia alta.
Volendo continuare la metafora automobilistica: la Volkswagen produce motori che finiscono anche in auto di altre case, ma se io sono interessato alla globalità dei servizi e non solo al motore, probabilmente comprerò una macchina marchiata direttamente da Volkswagen.

Certo, l’attenzione attuale di Google rispetto ai _suoi_ prodotti oggi non è certo paragonabile a quella Apple, ma non è neanche troppo lontana : -)