Ciao, setteB.IT
Chiude uno dei pochi siti italiani dedicati al mondo Apple che verificava le fonti, sceglieva con cura gli argomenti di cui parlare e si prendeva le responsabilità di quello che diceva. In un panorama piuttosto deludente, sopravvivono ahimè Macity e iSpazio, chiude invece setteB.IT di Fabio Zambelli, ed è un vero peccato.
Io ed i miei collaboratori fidati saremo certamente diventati ricchi con questo rigore morale, con queste notizie puntuali, con questi reportage, con questi viaggi all’estero interamente auto-finanziati, con quest’indipendenza assoluta? No. […]
Lo scopo di setteB.IT non era certo quello di fare soldi. […] Non era per denaro che tutti i giorni su setteB.IT potevate leggere le notizie più credibili, più fresche e meglio verificate su Apple. Citando sempre le fonti.
(ci sarebbe un discorso più ampio che andrebbe fatto, che esula un po’ dal caso setteB.IT ma riguarda comunque la qualità, e la disponibilità del pubblico a pagarla: sul perché in Italia l’unico modello redditizio per un sito sia quello di riempire gli spazi disponibili di pubblicità scarsamente inerente al contesto mentre all’estero molti blog – puntando sulla qualità – riescano a sopravvivere con il supporto diretto dei lettori o con un tipo di pubblicità altamente selezionata e interessante che, in Italia, non esiste)
Napolux (October 23, 2011)
La qualità qui da noi non paga. Mai. In nessun campo.
Rady (October 23, 2011)
Ma tu credi che, un giorno, la situazione potrebbe cambiare?
Andree (October 23, 2011)
@ Randy
No, non credo.. Senza fare di tutta l’erba un fascio, nell’italianità è intrinseca la mediocrità come valore, non solo in questo campo. Si potrebbe cambiare? Forse, ma non ne abbiamo voglia..
Kiro (October 23, 2011)
Ormai siamo rimasti in pochi a supportare la qualità delle notizie 🙁
Napoleone (October 25, 2011)
@ Kiro: “Ormai siamo rimasti in pochi a supportare la qualità delle notizie” ma tu non rientri tra questi, ovviamente.