Il computer è uno strumento, nulla più
E’ uscita per Ars Technica la recensione di John Siracusa di Lion: è lunga 19 pagine, quasi un mini libro, ed infatti la si può scaricare anche in ebook. Io ancora non l’ho letta ma c’era gente che la attendeva con ansia; la lettura è quindi consigliata.
Scrive Siracusa, parlando del fatto che l’utente – grazie a Lion – non debba più ricordarsi di salvare i documenti, spiegando di come i cambiamenti ai file vengano registrati in automatico e di come spegnere il computer non significhi più dover riaprire tutte le applicazioni precedentemente in uso:
E quindi il decreto di Apple per Lion, così come quello che emanò per il Macintosh nel 1984 o che ha adottato per iOS: la macchina deve servire l’umano, non il contrario. (segnalato da millenomi)
Proprio così. Il computer è uno strumento, nulla più. Se io sono uno scrittore, il computer deve trasformarsi in una macchina da scrivere. Se un grafico, deve fornirmi un potete strumento per lavorare le immagini. Se un cantante, deve consentirmi di fare musica. Il computer deve sparire per lasciare spazio all’attività che con esso voglio svolgere. Deve ricordarmi il meno possibile di essere presente davanti a me, e fare il suo lavoro in maniera non intrusiva. Devo poter riuscire a concentrarmi su quello che voglio fare, e non su di lui. E’ così che funziona, un computer for the rest of us (cit.).
Devono servire zero passi, per utilizzarlo.
Laz (July 20, 2011)
Hai tutta la mia stima per questo post.
In particolare per come sei riuscito a dire ciò che pensavo in pochissime parole. Più precisamente con le ultime due righe.